L’Istituto Comprensivo di Grottaminarda si estende su due comuni: Grottaminarda e Melito Irpino. 
 
Le scuole dell’Infanzia, Primaria e Superiore di 1° Grado, comprendono: 
 
  • Le sezioni della Scuola dell’Infanzia “Maria Pia Landi” e Melito Irpino, collocate negli stessi edifici della Scuola Primaria, “Chirico” nell’edificio scolastico di Via Bosco, “Carpignano” nell’edificio scolastico di Carpignano. 
  • Due edifici di Scuola Primaria dislocati nel Comune di Grottaminarda (Capoluogo e Maria Pia Landi). 
  • Un edificio di Scuola Primaria dislocato nel Comune di Melito Irpino. 
  • Due edifici scolastici di  Scuola Secondaria di 1° Grado dislocati: uno  nel Comune di Grottaminarda, l’altro nel Comune di Melito Irpino. 
 
Gli edifici dispongono di ampi spazi, interni ed esterni. Tutti sono rispondenti alle esigenze dell'utenza ad eccezione del Plesso Grotta/da “M.P.Landi” che necessita di ampliare gli spazi interni ed esterni. Le scuole operano in un contesto culturale medio e di relativo benessere socio-economico. La collaborazione con le famiglie si evidenzia positivamente negli Organi Collegiali, negli incontri e assemblee programmate, nelle attività preventivate dall’Istituto, mentre è diversificato l’interesse per quanto riguarda l’apprendimento da parte degli alunni. 
 
Grottaminarda, che conta circa 9.000 abitanti, è situata su una dorsale collinare, posizionata all’imbocco della media valle dell’Ufita, lungo un mportante snodo viario che collega il litorale tirreno al litorale dell’Adriatico, grazie alla presenza di naturali vie di comunicazione, che fin dall’epoca romana confluirono nella variante della Via Appia e successivamente furono riprese dalla Nazionale delle Puglie.
 
Attualmente, Grottaminarda, grazie all’importante ruolo assunto anche dalla presenza del casello autostradale della Napoli – Bari, è diventata centro commerciale di rilievo e punto di riferimento per tutto il circondario. 
Gli insediamenti industriali, quali: Pastificio Baronia, Officine Leone, Gruppi elettrogeni Bruno, le reti artigianali, il terziario, in continuo sviluppo, e altre strutture lavorative, occupano un buon numero di addetti e apportano stabilità e sviluppo economico all’intera comunità. La produzione agricola è ricca, grazie al territorio molto fertile che si presta anche a colture intensive.  
Dal punto di vista artistico, il paese conta edifici di culto, quali: la chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore con il campanile vanvitelliano, la chiesa di San Michele Arcangelo, quella di San Tommaso, ricostruita completamente dopo il sisma del 1980. Tra gli altri edifici ricordiamo: la Dogana Aragonese, il Castello D’Aquino, la Fontana pubblica, il vecchio abitato della Fratta. Tra le opere di recente costruzione si ricorda “Piazza Grande”, i giardini “Antonio De Curtis” e “Frank Zappa”. Sono presenti sul territorio diversi istituti bancari, il “Centro per la sismologia e l’ingegneria sismica” e, oltre alle scuole dell’obbligo, istituti superiori, corsi universitari, con notevole afflusso di studenti. Funziona una fornita biblioteca comunale “O. Sanini”, alloggiata nel Palazzo degli Uffici, e vi è il Museo “Antiquarium”. 
 
Il benessere economico ha certamente migliorato la qualità della vita, ma si rileva, comunque, una presenza di realtà problematiche per i giovani, dovute alla carenza sul territorio di strutture adeguate e di aree di aggregazione, fatte eccezioni per la parrocchia, per l’associazione di volontariato e dell’Anpas e delle altre forme associative presenti nella comunità e sul territorio. Il Comune di Melito Irpino, completamente ricostruito in altro sito, dopo il terremoto del 1962, a 5 Km di distanza da Grottaminarda, con circa tremila abitanti  è caratterizzato da una economia agricola a carattere familiare. 
Negli ultimi anni si sono sviluppati piccoli laboratori specializzati nella lavorazione specifica di maglieria. Alcuni ristoranti, inoltre, si sono affermati con piatti tipici locali apprezzati da una clientela proveniente anche da fuori provincia. Questo sta modificando positivamente l’aspetto sociale del vivere comunitario. Vi è un clima sociale aggregante che favorisce la crescita morale e culturale dei giovani. 
 
Le famiglie, sensibili all’aspetto educativo dei loro figli, partecipano fattivamente alle proposte che provengono dalla scuola, anche se si registra un preoccupante calo demografico della popolazione scolastica e la presenza di extracomunitari. In questo contesto, la scuola sta svolgendo sempre di più il ruolo di integrazione attraverso la conoscenza e la valorizzazione delle risorse umane e territoriali. Gli alunni, in generale, rispecchiano quelle che sono le caratteristiche della società: sono più informati, più vivaci e pronti nei rapporti e nei dialoghi con gli adulti. Molti di loro rivelano molteplici interessi e capacità di ampliarel’orizzonte delle conoscenze e del proprio “vissuto” socio-ambientale oltre l’immediata territorialità d’appartenenza, protesi a cogliere significative opportunità di scambi e confronti culturali. L’analisi della situazione di partenza ha evidenziato i seguenti aspetti:
  • Bassa percentuale di alunni con difficoltà di apprendimento;
  • Buon livello di motivazione in un buon numero di allievi;
  • Modestissima presenza di extracomunitari.

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